Plank, un esercizio fondamentale per i principianti.
Il plank è un esercizio fondamentale per i principianti di calisthenics, sia per l’apprendimento degli schemi motori, sia per potenziare il core. Ne esistono di diversi tipi, oggi analizzeremo il plank con avambracci poggiati a terra.
Faccio una doverosa premessa: il plank in questione è funzionale al calisthenics, contestualizzeremo quindi l’esercizio per la disciplina.
Quali sono i benefici del plank?
Il plank, come anticipato, serve all’apprendimento degli schemi motori e al potenziamento del retto addominale. Una scheda di calisthenics principiante potrebbe aver dentro questo esercizio per fare in modo che l’allievo/a apprenda e percepisca attivazioni quali: protrazione scapolare, retroversione del bacino, addome attivo e sviluppi propriocezione nelle isometrie.
L’addome invece è principalmente ciò che sforzeremo di più per mantenere l’isometria nell’esercizio, per tanto sarà il nostro muscolo target.
Come si esegue il plank?
Ci inginocchiamo a terra, e poggiamo gli avambracci avanti a noi. Spingo in avanti le spalle (protrazione), contraggo l’addome retrovertendo leggermente il bacino per tenere il sedere in linea con la testa. A proposito di testa, teniamola in una posizione naturale, non allunghiamo il collo come delle tartarughe! Per rimanere in posizione ovviamente, si sentirà anche una leggera contrazione sulle gambe, che saranno steccate, è perfettamente normale.

Errori comuni nel plank.
Come tutti gli esercizi più famosi di calisthenics, soprattutto quelli più facili in quanto sottovalutati, spesso l’esecuzione del plank lascia un po’ a desiderare! Analizzeremo qui sotto gli errori più comuni.
- SEDERE ALTO

Uno degli scompensi principali in cui un principiante può incappare nell’esecuzione del plank è quello di tenere il sedere troppo in alto. Se non lo tengo in linea con la testa e con le scapole l’esercizio non sarà efficace, poiché non andremo più ad allenare il core in questo modo. Questo scompenso può avvenire per: mancanza di forza o erronea propriocezione.
Se ci manca la forza per eseguire il plank (non richiede comunque un livello di forza estremo) dovremo potenziare prima l’addome con esercizi più semplici e specifici.
Se invece l’errore è dovuto alla propriocezione, se siete autodidatta filmatevi e autocorreggetevi, tenere il sedere alto di solito è sintomo di mancata contrazione addominale; oppure molto banalmente, nel posizionarvi avete avvicinato troppo i piedi al corpo. Se vi manca propriocezione su queste attivazioni base avete proprio bisogno di lavorare a questo esercizio!
- ADDOME E SCAPOLE NON ATTIVE

Se fossi senza maglietta, in spiaggia e con un libro in mano potreste tranquillamente pensare che stia prendendo il sole giusto? Invece sto cercando di fare plank, ma questa volta non ho attivato nulla, sto solo resistendo alla gravità.
Questo atteggiamento iperlordotico può causarvi mal di schiena a fine allenamento, e nel lungo termine può causare problemi cronici. Quindi state bene attenti, strizzate bene le chiappe per retrovertere il bacino, contraete l’ addome e leggermente anche le gambe, allineatevi come nella prima immagine. Se non ci riuscite perchè siete troppo stanchi/e o vi manca forza cambiate esercizio, cercate di preservare la colonna vertebrale il più possibile, infortuni alla schiena non sono mai facili da recuperare, e tendenzialmente diventano cronici.
Chiedetevi perchè fare un certo tipo di esercizi!
Quando vi programmate una scheda, chiedetevi sempre perchè state facendo quella cosa e per quale motivo ne avete bisogno. Se a scheda avete plank per potenziare l’addome e famigliarizzare con le attivazioni, riempirti di volume di lavoro e arrivare a praticare plank con l’addome rasoterra completamente inattivo è controproducente. In questo caso dovresti dare priorità alla tecnica, quindi mantenere un maggior margine ed evitare il cedimento. In questo articolo ho scritto dei suggerimenti per principianti che vogliono iniziare a praticare calisthenics, ho spiegato quali dovrebbero essere le priorità per chi è alle prime armi, se vi interessa leggetelo.
- IL PLANK A TARTARUGA

In questo caso sembra quasi corretto, ma abbiamo la testa disallineata. Rimanete sempre concentrati/e su tutte le attivazioni quando vi allenate, tenere la testa giù non è propedeutico per le skills più avanzate, inoltre sforzando così il collo potreste finire l’allenamento con qualche dolore. Fissate un punto avanti a voi come faccio io nella prima foto, se fissate a terra quasi sicuramente vi ritroverete inavvertitamente a fare la tartaruga. Come sempre: la parola d’ordine è preservarsi nel lungo termine!
Una piccola variazione per rendere il plank più difficile.

L’esercizio è identico a quanto detto in questo articolo, tranne che per l’appoggio di piede: questa volta non appoggerò i piedi sul metatarso, ma sul dorso. Questo piccolo dettaglio toglierà un po’ di forza dalle gambe, per cui l’addome faticherà di più per tenervi in linea. Una volta che avrete preso dimestichezza con l’esercizio base, e avrete accumulato circa un minuto di isometria, potrete tentare anche questa variante qualora vogliate andare avanti con il plank.
Conclusioni.
Se avete letto l’articolo fin qui vuol dire che il plank è un esercizio che nella vostra routine può essere d’aiuto. Molti dei miei allievi lo hanno a scheda, per quanto mi riguarda in una scheda principiante è un ottimo esercizio. Non è insostituibile, si possono fare tante altre cose al suo posto, però in linea di massima è molto facile, è alla portata di tutti, e soprattutto è educativo a molti esercizi sia di spinta sia di tirata (se eseguito bene). Inoltre può prestarsi a molti sviluppi, ad esempio quello che ho messo a fine articolo, oppure si può zavorrare, si può rendere dinamico, insomma è versatile, basta avere fantasia. Lo utilizzo anche nei miei corsi principianti di difesa personale sempre per una questione di semplicità ed efficacia, i miei allievi di difesa personale, ad esempio, lo utilizzano per condizionarsi a resistere a colpi diretti all’addome.
Infine per i più irreprensibili, potete cercare di battere il record di George Hood di 8 ore 15 min e 15 secondi!