Articoli

Coach online di calisthenics, a cosa serve?

Il calisthenics ha preso piede velocemente per tanti motivi, uno dei quali è sicuramente la possibilità di allenarsi facilmente al parco o a casa in auotonomia, utilizzando il proprio corpo e piccoli attrezzi quali: sbarra per trazioni, parallele e altro.

Il problema quando ti alleni da autodidatta qual’è? 

Che la maggior parte delle persone non sanno come ci si scalda, come si eseguono gli esercizi e soprattutto, non sanno come si programma una scheda di allenamento sensata, sovraccaricandosi di allenamento, gestendo volume e intensità totalmente a caso. Scrissi un articolo a settembre su come iniziare gli allenamenti calisthenici, ve lo linko qui!

Far male gli esercizi e non saper programmare una scheda di allenamento è controproducente e può portare a: 

  • Infortuni 
  • Stallo
  • Compensi
  • Frustrazione 

Questi elementi possono portarvi a mollare gli allenamenti e a non raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati.

Analizziamo i termini utilizzati e cerchiamo di capire perchè sono stati utilizzati.

Cos’è un infortunio?

Un infortunio è un problema fisico imprevisto e spesso doloroso, può impedire il normale svolgimento delle nostre attività quotidiane. Infortuni sportivi possono essere ad esempio: fratture ossee, strappi muscolari, stiramenti, contratture ecc. Essi possono essere dati da tanti fattori, nel calisthenics i danni più frequenti sono dovuti principalmente al sovraccarico, quindi mala gestione di volume e intensità di lavoro. Da non sottovalutare anche i danni dovuti a movimenti scorretti, indice di scarsa attenzione sulle corrette attivazioni durante le esecuzioni degli esercizi, o addirittura esecuzioni di movimenti avanzati quando non siamo ancora abbastanza forti e condizionati da eseguirli. Compito di un buon coach infatti è quello di insegnare la corretta tecnica di esecuzione dei movimenti e gestire il carico di lavoro ad hoc per ogni suo allievo. Semplicemente affidare a tutti le stesse schede con esercizi, volume e intensità non funziona. Purtroppo questa è una pratica che tanti “coach” (sarebbe più accurato influencer) per arrotondare i guadagni fanno. Non cascateci, non acquistate schede prefabbricate, o se le trovate gratuitamente sul web non eseguitele!

Che cosa significa stallare?

La fase di stallo è quella fase di allenamento in cui non otteniamo alcun miglioramento. Se ad esempio da qualche mese sto lavorando al front lever in one leg, e il mio massimale aumenta di un secondo solo, per cui non riesco a progredire, sono ufficialmente in stallo (esempio molto semplificato). Anche in questo caso principalmente, l’errore che ho commesso sta nella gestione del volume e dell’intensità di allenamento, e un altro errore commesso potrebbe essere quello di non aver variato stimoli per troppo tempo. Infatti per progredire, il nostro corpo ha bisogno di differenziare gli stimoli, questo vuol dire che in ogni caso, ogni tot mesi (dipende dalla skill e da quanto il nostro corpo si sia condizionato) dovrò variare gli esercizi per progredire. Questa cosa la maggior parte degli autodidatta non la sanno gestire. Quando inizio a seguire persone che hanno praticato calisthenics senza guida, noto che hanno l’abitudine di cambiare esercizi a ogni mesociclo, o addirittura mi imbatto in persone che non hanno neanche una scheda di allenamento. Questi atteggiamenti sono completamente sbagliati.

Cosa sono i compensi?

Nel calisthenics di solito compensi i movimenti quando non sei abbastanza forte per praticarlo, oppure non ne conosci la corretta tecnica di esecuzione. Faccio un esempio per semplificare: l’esempio sarà l’esercizio più “stuprato” del calisthenics, i pull ups. Questo movimento può avere compensi pari al numero di pianeti esistenti nell’universo, ma per semplificare nel nostro caso ci saranno kipping e braccia piegate a inizio movimento. Per eseguire un pull up bisogna afferrare e guardare la sbarra, deprimere le scapole (allontanare le spalle dalle orecchie) steccare le braccia e aprire il petto. L’addome resta rilassato e le gambe inanimate, mi tiro su mantenendo l’assetto stabilito a inizio movimento, fino a superare la sbarra con il mento. Adesso scendo e torno in posizione di partenza, sempre mantenendo scapole depresse e petto aperto. (Nell’immagine poco sotto abbiamo il movimento corretto, giusto per renderci conto di quello di cui sto parlando).

Movimento di apertura del pull up (zavorrato 50KG)
Movimento di chiusura del pull up

Se non esegui le trazioni in questo modo, e compensi kippando, quindi lanciando le ginocchia in alto per darti spinta, partendo con le braccia piegate, e non sei in grado di attivare il dorsale, c’è sicuramente un errore di propriocezione, e potresti non essere abbastanza forte. Ovviamente per capire quale sia il reale problema bisogna testare, ma normalmente il principiante che ha iniziato calisthenics da pochissimo non è abbastanza forte da eseguirle, per cui vanno fatti dei lavori propedeutici per arrivare a chiudere la prima trazione. Aggiungo anche una cosa, mi è capitato di avere anche allievi abbastanza forti di base da eseguire trazioni, ma ugualmente eseguirle male, poiché semplicemente non si sono mai concentrati sul lavoro tecnico. La tecnica di esecuzione è importantissima, sia per principianti, sia per avanzati!

Trattiamo ora l’argomento frustrazione

Quando si verificano le situazioni appena esposte la frustrazione potrebbe essere dietro l’angolo. La maggior parte delle persone quando vede che si allena tanto, si infortuna e non progredisce molla. Il discorso meriterebbe un blog a parte, e magari in futuro lo farò, ma ora la farò breve. Non si ottengono risultati in allenamento se ad ogni sessione ci ammazziamo di volume di lavoro e diamo più di quello che possiamo dare. Se vogliamo migliorare bisogna lasciare del margine, e bisogna abbandonare il concetto che più facciamo e più miglioriamo, si è capito già da anni che non è così. L’allenamento deve essere prima di tutto piacevole, se non abbiamo piacere ad allenarci e lo trasformiamo in una tortura sovraccaricandoci ad ogni sessione, non potremo rendere al 100% e non otterremo risultati, anzi, peggioreremo la nostra situazione iniziale.

Adesso non vi resta altro che farvi seguire da un coach online competente, e che ci tenga a farvi raggiungere risultati!

Anche questo sarà argomento di un futuro blog, vorrei scrivere un articolo in cui vi consiglio come scegliere il coach online, in questa giungla formata per lo più da markettari e raccomandati. Per ora vi do questi consigli:

  • Diffidate delle schede prefabbricate e da chi le vende! Super workout addome super scontato! Workout leggendario e compagnia, lasciateli lì dove sono!
  • Non scegliete il coach in base alla fama, spesso i coach famosi si riempiono di clienti per fatturare, poi non sono in grado di gestire il volume di lavoro! E in più si fanno strapagare.
  • A proposito di pagamenti, non è vero che solo i coach più pagati sono bravi, ogni coach sceglie la sua tariffa in base alla sua situazione, e ciò non è direttamente proporzionale alla bravura.
  • Fate domande ai coach a cui siete interessati, chiedetegli della loro esperienza, se si sono fatti seguire, da chi hanno preso il diploma.
  • Non sempre l’esperienza è indice di bravura, se sei abbastanza intelligente ne fai tesoro, ma l’intelligenza non è una dote che abbonda!
  • Il coach in esame pratica? E’ specifico della materia o è generico? Si è improvvisato nel calisthenics perchè va di moda?

Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma per l’appunto, ci sarà un Blog a riguardo!

Allenamento calisthenics: come farlo al meglio e in sicurezza? Il calisthenics è una disciplina completa e impegnativa, che va praticata con costanza e consapevolezza per poter progredire. Ricorda però che è pieno di sfide e insidie. Se ti stai approcciando ora a questa pratica, o stai pensando di farlo, questa guida fa al caso tuo!

Come si pratica il calisthenics?

Il calisthenics (trovate qui un articolo dedicato) è una disciplina che si pratica corpo libero. Significa che avrai bisogno di pochissimi attrezzi per praticarlo, in quanto viene sfruttato principalmente il tuo corpo e il suo peso per gli esercizi. Questa particolarità rende il calisthenics adatto a tutti, anche a chi non può permettersi di andare in palestra o di comperare un’adeguata strumentazione.

Puoi praticare il calisthenics nelle palestre specifiche, ma anche in workshop o eventi dedicati allo sport. Oggi trovi anche dei coach online, che ti possono fornire un programma da seguire comodamente da casa, o nei parchi attrezzati. Questa soluzione è perfetta se ami allenarti all’aria aperta, o hai bisogno di immergerti nel verde durante lo sport. Sempre più parchi sono dotati di attrezzature idonee per permetterti di esercitarti al meglio!

Allenamento calisthenics: tutto quello che devi sapere

In base ai tuoi personali obiettivi un allenamento di calisthenics può comprendere esercizi differenti. In generale però ci sono delle fasi costanti nell’allenamento, e a variare in questi casi è perlopiù l’intensità, il volume del lavoro svolto e la scelta degli esercizi a scheda. La prima fase di allenamento è sempre dedicata al riscaldamento generale, puoi attuarla con qualche minuto (5-10 min) di corsa oppure puoi saltare la corda (3-5 min). Nella seconda fase di riscaldamento andremo ad agire sulla mobilità articolare specifica; soprattutto sulle articolazioni che sfrutteremo di più per gli esercizi che abbiamo a scheda. A seconda dell’intensità e del volume di allenamento che andremo ad affrontare nella routine, dedicheremo a questa fase dai 10 ai 20 minuti.

Una volta che ti sentirai pronto a cominciare puoi partire con la fase di potenziamento; per quanto riguarda questo momento il mio consiglio è di darti degli obiettivi, se sei principiante devi dare priorità all’apprendimento degli schemi motori. Questo significa che dovrai concentrarti sulla tecnica di esecuzione in ogni singolo esercizio per capire come farlo al meglio, non devi concentrarti su macinare rep o alzare tanti kg con una pessima tecnica. Eseguire male gli esercizi per macinare tante rep, al solo scopo di vantarti con gli amici e amiche, non serve a nulla e può portarti a infortuni e a stalli (non progredire); altra cosa fondamentale è scegliere accuratamente gli esercizi da eseguire. Come scegliamo gli esercizi? Cominciamo a fare una divisione

Dividiamo gli esercizi

SPINTA: ovvero esercizi che utilizzano principalmente muscoli quali pettorali, tricipiti e spalle per allontanare un oggetto dal mio corpo. Quali sono questi esercizi nel cali? Piegamenti sulle braccia, dip, verticale, planche, squat e tanti altri.

TIRATA: Esercizi che sfruttano principalmente muscoli quali dorsali e bicipiti per avvicinare un oggetto al mio corpo, come esercizi troviamo: Body row, trazioni, front lever, stacco e tanti altri.

Un esercizio di spinta base, dip alle parallele

Un atleta di qualsiasi livello deve prevedere nella sua scheda sia esercizi di spinta che di tirata se vuole costruire un corpo armonioso, privo di scompensi e infortuni. Per decidere come procedere dobbiamo sapere quali sono i nostri obiettivi poichè anche in base a quelli (i fattori sono sempre tantissimi) decideremo che esercizi fare. Non esiste una scheda magica di calisthenics che vada bene a tutti, ognuno ha i suoi tempi di apprendimento, punti deboli, punti di forza ecc… infatti posso affermare che mai ho riciclato una scheda a due persone diverse. Ognuno ha bisogno della sua routine, se una cosa funziona su un atleta non è detto che funzioni su qualcun altro!

Posso solo suggerirvi quindi quali possono essere delle scelte sensate da principianti

  • Spinta: Esercizi per apprendimento verticale, dip, piegamenti e squat, ovviamente scelgo le varianti e le propedeutiche in base al mio livello testandomi.
  • Tirata: body row (o australian pull ups), trazioni, se ne ho la possibilità anche lat machine, anche qui in base al livello imposto la propedeutica e set x rep.
  • Addome: Plank e barchetta, questi vi aiuteranno ad apprendere la hollow position, necessaria in moltissime skills.
  • Recupera l’attrezzatura che ho scritto in questo articolo!
Hollow position, una base del corpo libero

Testare gli esercizi è importantissimo perchè se faccio fatica a fare le propedeutiche base, è inutile che provi a eseguire propedeutiche più difficili; ad esempio se chiudo una trazione a fatica perchè devo provare il muscle up? Diamoci il tempo necessario ad apprendere lo schema motorio base, una volta ottenuto e una volta che macino rep e ho abbastanza forza comincio a lavorare il muscle up e mantengo anche lo schema motorio delle trazioni non abbandonandole!

Vi consiglio, prima di testarvi, di studiare bene i singoli esercizi in modo da conoscere la parte teorica prima di passare alla pratica. Su youtube trovate numerose guide sullo svolgimento degli esercizi, se volete conoscere dei canali ufficiali che consiglio contattatemi in privato. In fase di test per capire cosa state facendo riprendetevi e visionate i video, vi potrebbe sembrare, mentre eseguite l’esercizio, che state facendo un buon lavoro, ma la realtà potrebbe essere ben diversa. Inoltre raccogliendo video potrete avere uno storico delle vostre progressioni da consultare per vedere come state migliorando nel tempo.

Una volta svolti i test tirate le somme, ho fatto bene gli esercizi? Se sono fatti male cosa ho sbagliato? Perchè? In base ai risultati e ai vostri obiettivi mettete a scheda gli esercizi, i set, le ripetizioni, i tempi di recupero ecc.. I principianti possono lavorare 3-4 volte a settimana, a seconda della preparazione antecedente al calisthenics.

Un’idea di scheda principiante può essere

GIORNO A

Verticale raccolta

Trazioni con elastico

Dip alle parallele

Lat machine

Barchetta

GIORNO B

Body row

Piegamenti sulle braccia

Rematore

Plank

Squat

Una routine del genere potete splittarla sia per 3 che per 4 volte a settimana, dandovi modo di riposare abbastanza a lungo tra le sedute di allenamento. Non trovate set e ripetizioni perchè non esistono schede generiche funzionanti, prendete solo questo come riferimento: l’obiettivo nella scheda è il raggiungimento della prima trazione libera, e l’apprendimento di parte dello schema motorio della verticale. Nella scheda A abbiamo 2 esercizi principali, 1 di spinta “verticale raccolta” e 1 di tirata “trazione con elastico” due accessori e uno di addome. Nella scheda B abbiamo solo esercizi accessori di potenziamento che servono a rafforzare muscoli di spinta e tirata, in più abbiamo un esercizio di apprendimento della hollow “il plank” e un esercizio gambe, lo “Squat”.

A cosa serve questo esempio?

A farvi capire questo: lavorate prima sugli esercizi più importanti per l’obiettivo della scheda e su quelli più dispendiosi fisicamente, dopo di che tenetevi dello spazio per potenziamento e condizionamento; questo deve lasciarvi l’esempio di scheda, oltre a farvi capire l’importanza dell’obiettivo, solida base su cui costruire la scheda e la motivazione.

Spero l’articolo sia stato di vostro gradimento, mi sto attrezzando anche per portare tutorial su youtube da abbinare al blog, non vi prometto nessuna data, ma state pur certi che arriveranno presto!

Intanto se avete domande potete contattarmi QUI.

Cos’è il calisthenics? è una disciplina a corpo libero che può essere praticata per il raggiungimento di diversi obiettivi a seconda di come viene impostato l’allenamento.

Per semplificare la spiegazione del concetto di allenamento a corpo libero divido il calisthenics in queste tre categorie:

Continua a leggere